Zecche: pericoli, precauzioni e rimozione.

Cosa sono le zecche

Le zecche appartengono alla famiglia degli acari. Ne esistono circa 870 specie conosciute delle quali quaranta sono presenti anche in Italia.

Gran parte di loro poco interessano agli escursionisti, ma ve ne sono almeno un paio di cui dobbiamo occuparci e preoccuparci, perché nel loro menù ci siamo anche noi!

Il ciclo vitale di questi parassiti, infatti, dura attorno ai due anni, nel corso dei quali attraversano tre stadi di sviluppo: da larva e ninfa e da ninfa alla forma adulta.

Il passaggio da ognuno di questi stadi a quello successivo richiede un pasto a base di sangue, per effettuare il quale le zecche si debbono cercare un ospite temporaneo.

Spesso si tratta di animali appartenenti alla fauna selvatica (piccoli roditori, lepri, conigli, volpi, uccelli e ungulati), ma gli acari assetati di sangue di solito non sono di gusti particolarmente difficili, pertanto non disdegnano di aggredire anche gli animali domestici e l’uomo.

Certo non è che se ne incontrino tutti i giorni, almeno nelle aree urbane, ma chi s’inoltra in aree incolte, prevalentemente al di sotto dei 1500 metri di quota, rischia di fare la loro sgradita conoscenza.

Specialmente se ci si trova in luoghi umidi come le rive dei corsi d’acqua, ricchi di vegetazione e frequentati dalla fauna selvatica.

L’attività delle zecche è strettamente legata ai valori di temperatura e umidità e, sebbene ci siano alcune eccezioni, in generale la loro attività si concentra nei mesi caldi.

Infatti, durante la stagione invernale tendono a proteggersi dal freddo rifugiandosi negli anfratti dei muri, sotto la vegetazione, le pietre o interrandosi in profondità.

Con l’aumento delle temperature riemergono e rimangono attive sino all’autunno successivo (tuttavia i cambiamenti climatici caratterizzati da aumento della temperatura possono prolungarne il periodo di attività).

Grandi poco più di una capocchia di spillo, quindi estremamente difficili da individuare, le zecche vivono a terra e si mimetizzano facilmente fra l’erba e il fogliame.

Al contrario di quello che molte leggende metropolitane narrano le zecche non volano, non saltano e non fanno chissà quali peripezie.

Al passaggio di un potenziale ospite si aggrappano e camminano fino a trovare un punto adatto dove bucare la pelle dell’ospite e cominciare a succhiarne il sangue.

Una volta finito il pasto, abbandonano l’ospite e si lasciano cadere sul terreno.

Grazie all’anidride carbonica emessa e al calore dell’organismo, questi acari avvertono la presenza di un eventuale ospite e vi si insediano conficcando il loro rostro (apparato boccale) nella cute e cominciando a succhiarne il sangue.

Il morso è generalmente indolore perché emettono una sostanza contenente principi anestetici.

Generalmente rimangono attaccate all’ospite per un periodo che varia tra i 2 e i 7 giorni e poi si lasciano cadere spontaneamente.

Malattie trasmesse dalle zecche

Il morso della zecca non è di per sé pericoloso per l’uomo, i rischi sanitari dipendono invece dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori.

Le patologie infettive veicolate da zecche sono principalmente:

La maggior parte di queste malattie è facilmente curabile con terapia antibiotica.

Solo raramente e in soggetti anziani o bambini queste infezioni possono essere pericolose per la vita.

Come prevenire l’attacco di una Zecca

Esistono alcune precauzioni per ridurre significativamente la possibilità di venire a contatto con le zecche, o perlomeno per individuarle rapidamente, prima che possano trasmettere una malattia.

In generale, è consigliato:

  • utilizzare pantaloni lunghi.
  • Se possibile, evitare di toccare l’erba lungo il margine dei sentieri e non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta.
  • Utilizzare prodotti acaro repellenti da spruzzare sulle scarpe o caviglie.
  • Al termine dell’escursione, effettuare un attento esame visivo.
  • Le zecche tendono a localizzarsi preferibilmente sulla testa, sul collo, dietro le ginocchia, sui fianchi.
  • Trattare gli animali domestici (cani) con sostanze acaro repellenti prima dell’escursione.

Se individuate sulla pelle, le zecche vanno prontamente rimosse perché la probabilità di contrarre un’infezione è direttamente proporzionale alla durata della permanenza del parassita sull’ospite.

Infatti, solo dopo un certo periodo (alcune ore) in cui è saldamente ancorata per alimentarsi, la zecca rigurgita parte del pasto, inoculando nel sangue dell’ospite eventuali patogeni.

Come rimuovere una Zecca in modo autonomo

Cosa non fare:

Non utilizzare mai per rimuovere la zecca: alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette per evitare che la sofferenza indotta possa provocare il rigurgito di materiale infetto.

Cosa fare:

La zecca deve essere afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente verso l’alto.

Durante la rimozione bisogna prestare la massima attenzione a non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni

Disinfettare la cute prima e dopo la rimozione della zecca con un disinfettante non colorato. Dopo l’estrazione della zecca sono indicate la disinfezione della zona (evitando i disinfettanti che colorano la cute, come la tintura di iodio)

Evitare di toccare a mani nude la zecca nel tentativo di rimuoverla, le mani devono essere protette (con guanti) e poi lavate

Spesso il rostro rimane all’interno della cute: in questo caso deve essere estratto con un ago sterile

Distruggere la zecca, possibilmente bruciandola

Annotare la data di rimozione e osservare la comparsa di eventuali segni di infezione nei successivi 30-40 giorni per individuare la comparsa di eventuali segni e sintomi di infezione

Rivolgersi al proprio medico curante nel caso si noti un alone rossastro che tende ad allargarsi oppure febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni, ingrossamento dei linfonodi.

Oltre alle pinzette citate sopra tengo sempre nel portafoglio la tessera rimuovi zecche della Life System e non nego di averla usata parecchie volte.

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Qui altri prodotti anti zecche che utilizzo.
Pinzetta Leva zecche
Spray Autan
Spray Repell Shield

Vi allego anche il volantino rilasciato dal SAT , lo potete scaricare QUI

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