Vesciche ai Piedi durante un Trekking: Come Prevenirle e Curarle per Camminare Senza Dolore.

Camminare nella natura è una delle esperienze più belle che si possano vivere. Ma spesso, soprattutto durante i trekking più lunghi, un piccolo problema può trasformare la giornata in un incubo: le vesciche ai piedi.

Chiunque abbia camminato per ore su sentieri accidentati sa quanto una semplice bolla possa compromettere il piacere dell’escursione. Fortunatamente, con le giuste attenzioni, è possibile ridurre al minimo il rischio di vesciche e sapere come intervenire rapidamente in caso si presentino.

Perché si formano le vesciche ai piedi?

Le vesciche si formano principalmente a causa dello sfregamento ripetuto tra la pelle e un materiale esterno, come il calzino o la scarpa. Quando camminiamo per molte ore, la pelle viene sollecitata in continuazione: il piede si muove leggermente all’interno della scarpa, creando microtraumi.

Questi microtraumi separano gli strati superficiali della pelle, formando una piccola sacca piena di liquido. È una difesa naturale del corpo, ma diventa rapidamente dolorosa, specialmente se la vescica si rompe o si infetta.

I principali fattori che aumentano il rischio di vesciche sono:

Scarpe troppo strette o troppo larghe
Scarpe nuove, non ancora adattate al piede
Calze di cotone, che trattengono umidità
Piedi sudati o bagnati
Forma anatomica del piede (es. alluce valgo, piede cavo)

Come prevenire le vesciche durante un trekking

La prevenzione delle vesciche inizia molto prima di mettere piede sul sentiero. Serve preparazione, materiali giusti e attenzione costante ai segnali che il piede manda.

Scarpe adatte e ben rodate

Le scarpe da trekking devono essere scelte con attenzione. È fondamentale provarle bene, con il tipo di calze che si userà in escursione. Devono avvolgere il piede senza comprimerlo e senza lasciare spazi vuoti che favorirebbero gli sfregamenti.

Mai partire per un trekking lungo con scarpe nuove. Le scarpe devono essere “rodate” progressivamente con camminate più brevi. Io dopo anni di trekking e scarpe mi sono trovato benissimo con le Altra Olympus. Le utilizzo sia alte che basse.

Calze tecniche, mai cotone

Le calze da trekking devono essere specifiche: traspiranti, senza cuciture spesse e capaci di gestire l’umidità. Il cotone è da evitare, perché trattiene il sudore, ammorbidisce la pelle e facilita la formazione di vesciche.

Una ottima scelta sono le calze in lana merino come le Darn Tough, che puoi trovare su Amazon.

Piedi asciutti e protetti

Mantenere i piedi asciutti è essenziale. Porta sempre un paio di calze di ricambio nello zaino e cambia calzini se senti che si stanno bagnando troppo. Se prevedi un cammino lungo, valuta l’uso di una polvere assorbente come la Dr. Scholl’s Ultra Cool.

Un trucco in più: applicare una crema antisfregamento prima di partire, sulle zone più soggette a vesciche (talloni, dita, arcate plantari). La Body Glide è una delle più consigliate.

Protezione preventiva

Se sai già quali sono i tuoi punti deboli, puoi proteggere preventivamente la pelle. Usa cerotti speciali come i Compeed sulle aree più a rischio. Esistono anche nastri sportivi elastici, come il KT Tape, che funzionano molto bene per evitare sfregamenti e proteggere la pelle.

Durante il trekking: ascolta i tuoi piedi

Se durante la camminata inizi a sentire pizzicore, calore o una leggera irritazione, fermati subito. Non aspettare che il problema si trasformi in una vescica. Basta una breve sosta: togli la scarpa, asciuga il piede, cambia calza se necessario e proteggi la zona irritata con un cerotto o un nastro. Agire in tempo può salvarti la giornata.

Cosa fare se si forma una vescica

Nonostante tutte le attenzioni, a volte una vescica può comunque comparire durante un trekking. Saperla gestire in modo corretto è fondamentale per evitare complicazioni, infezioni e per riuscire a proseguire il cammino senza trasformarlo in un’esperienza dolorosa.

Ogni vescica richiede un trattamento diverso a seconda della sua condizione. Ecco cosa fare in pratica.

Se la vescica è intatta e non troppo dolorosa

Se la vescica è ancora chiusa e non causa molto dolore, la soluzione migliore è non forarla. La bolla di liquido funziona come una protezione naturale per i tessuti sottostanti, riducendo il rischio di infezione.

Come intervenire:

  • Pulire delicatamente l’area con acqua pulita e un disinfettante delicato.
  • Applicare un cerotto specifico per vesciche, come quelli della linea Compeed.
  • Evitare di comprimere eccessivamente la zona dentro la scarpa.

Se la vescica è in un punto soggetto a forte pressione, puoi creare una “ciambella” protettiva con schiuma adesiva o nastro sportivo.

Se la vescica è grande, molto dolorosa o a rischio di rompersi

Quando la vescica è molto gonfia e ogni passo diventa doloroso, può essere utile svuotarla con attenzione.

Come drenarla:

  • Lava le mani e sterilizza un ago.
  • Pungi la vescica lateralmente, lasciando defluire il liquido.
  • Non rimuovere la pelle sovrastante.
  • Disinfetta e copri con una garza sterile o un cerotto protettivo.

Non lasciare mai la vescica aperta senza protezione durante il trekking.

Se la vescica si è già rotta

Se la vescica si rompe spontaneamente:

  • Lava subito con acqua pulita e sapone neutro.
  • Applica un disinfettante delicato.
  • Copri con una medicazione sterile traspirante.

Nei giorni successivi osserva l’area per eventuali segni di infezione come rossore, gonfiore o secrezione di pus. In caso di dubbio, meglio fermarsi e consultare un medico.

Checklist: cosa portare nello zaino per prevenire e curare le vesciche

Scarpe da trekking rodate
Calze tecniche di ricambio
Crema antisfregamento
Cerotti per vesciche
Nastro sportivo elastico
Polvere assorbente per piedi
Ago sterile e garze sterili


Prodotti utili consigliati

Le vesciche ai piedi non devono essere un ostacolo alla tua voglia di avventura. Con una buona preparazione, prodotti adatti e ascoltando i segnali del tuo corpo, puoi prevenire il problema o gestirlo sul nascere.

Prendersi cura dei propri piedi significa camminare più a lungo, più felici e con meno dolore. Alla fine, saranno loro a portarti lontano.

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