In autunno assistiamo al grande spettacolo dei boschi che cambiano colore.
Le vaste faggete dell’Appennino italiano, o i boschi alpini, regalano in questo periodo lo spettacolo di toni rossastri e gialli.
Ma perché le foglie cambiano colore in autunno, prima di cadere?
Il cambiamento di colore è la diretta conseguenza della perdita della clorofilla.
In autunno, quando le ore di luce si riducono, le foglie non producono più clorofilla e quindi non hanno più il colore verde acceso della primavera.
In questo periodo prendono il sopravvento nella foglia altri pigmenti che mescolati in modo diverso, danno come risultato le mille sfumature dei boschi autunnali, dal giallo al marrone, dal rosso all’arancione.
Nel territorio delle Foreste Casentinesi, sopra i 1000m i faggi sono molto spesso le piante prevalenti e quindi non avremmo difficoltà a trovare la foresta colorata.
Le Foreste del Parco possono dividersi in due fasce: una montana sopra gli 800-1500 metri e una sottostante, collinare, dai 500 agli 800.
Nella prima domina il faggio, ma non mancano anche altre specie: abete bianco, acero montano, riccio e opalo, olmo, tiglio nostrano e selvatico, frassino maggiore e orniello.
Questa varietà si tramuta in infinite sfumature di colore che hanno il loro culmine nelle ultime due settimane di ottobre.
Nella fascia collinare i colori delle querce e dei carpini, meno spettacolari della fascia montana, raggiungono l’apice nelle prime due di novembre.
In sintesi le giornate migliori sono quelle tra gli ultimi giorni di ottobre e i primi di novembre.
Ma dove andare nel parco?
Il luogo più noto dove osservare il foliage è la cima del Monte Penna sopra la Foresta della Lama.
Si raggiunge dal Passo dei Fangacci nella strada che collega Badia Prataglia all’Eremo di Camaldoli.
Nella Foresta di Campigna, risalendo da Campigna verso il Passo della Calla per la mulattiera Granducale e scendendo per il sentiero della Fonte del Raggio, fino a Villaneta.
Nel versante fiorentino da Castagno d’Andrea per il Borbotto, seguendo il percorso che porta alla Gorga nera, Passo Crocicchie, Monte Falterona e Monte Falco.
Infine da non perdere il bosco monumentale di faggi, aceri e abeti che circonda il Santuario della Verna.
A novembre a quote più basse per ammirare le colorazioni delle querce (cerro e roverella) suggeriamo la spettacolare Valle di Pietrapazza, il sentiero delle Ripe Toscane nella solitaria Valle delle Celle, la Salita al Monte Tiravento da Premilcuore, e la Valle dell’Acquacheta da San Benedetto.Â
Potete scaricare un pdf con la descrizione di qualche itinerario QUI.